In questi casi ritengo sia opportuno prepararsi da due punti di vista: emotivo e organizzativo. Sicuramente bisogna cercare di essere pienamente consapevoli che all’arrivo del bambino la propria vita cambierà radicalmente, soprattutto se si è abituati ad una vita frenetica e molto attiva. Con questo non dico che ci si deve chiudere in casa, ma sicuramente le esigenze del bambino vengono prima di tutto e per esempio pensare di andare a fare un aperitivo alla stessa ora in cui si è pronti per bagnetto e pappine è un po’ difficile se non si ha attuato un buon piano organizzativo!
E arriviamo al secondo aspetto: l’organizzazione della vita con il proprio bambino. Nei primi mesi è importante trovare un supporto tra papà, nonne, parenti, amici o tate, che diano la possibilità alla neo mamma di assolvere a funzioni vitali (farsi una doccia, mangiare, dormire!), ma anche di godersi dei momenti di svago (andare dal parrucchiere, un thè con le amiche, un massaggio!) fondamentali per la nostra sanità mentale! Quindi non esitiamo a cercare un supporto anche se minimo soprattutto nei primi mesi con il nostro pargolo!
Anche io all’arrivo della mia prima bimba mi sono sentita spiazzata! Per quanto non vedessi l’ora di abbracciarla e sia di natura una pianificatrice, non pensavo di sentirmi in così tanta difficoltà! Avevo già organizzato l’arrivo di mia madre, che poverina mi è stata vicina sia in ospedale i giorni successivi al parto che le 5 settimane successive a casa! Ma alla stanchezza e a vivere a stretta dipendenza con la mia bambina non ero per nulla preparata!
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