Venerdì, 20 Settembre 2013 18:07

Cosa è la dermatite atopica?

Oggi chiediamo al Dott. Luii Citarella qualche informazione su cosa è la dermatite atopica e come si cura.

 

 

Dottore che cosa è la dermatite atopica?

 

La dermatite atopica (detta anche eczema costituzionale) è una dermatite pruriginosa a decorso cronico-recidivante con caratteristiche cliniche e topografiche peculiari per ogni singola età.

 

È una dermatosi molto comune nella popolazione al di sotto dei 25 anni, coinvolgendo circa il 15-20% della popolazione generale (entrambi i sessi in egual misura) con un trend in aumento: la prevalenza è aumentata passando dal 2-3% del 1960 al 10-15% o più di oggi.

 

Secondo recenti ricerche pubblicate tale incremento nella prevalenza sarebbe dovuto, con tutta probabilità, ad una esposizione più intensa agli allergeni; ad un ridotto o assente allattamento materno; ad una maggiore efficacia diagnostica.

La DA è principalmente legata a: cause genetiche (familiarità), cause di natura allergologica, allergeni alimentari (trofoallergeni), alcuni pneumoallergeni, antigeni batterici e miceti, cause irritative ed infine non meno importante a cause emozionali.

Quali sono i sintomi della dermatite atopica?

Nel 90% dei casi, la malattia si manifesta entro i primi 5 anni (nel 65% dei casi entro il primo anno di vita) e guarisce spontaneamente con la pubertà nel 50% dei casi. Le manifestazioni cliniche specifiche sono: prurito e secchezza cutanea (sintomi cardine della malattia), di conseguenza lesioni da grattamento, eritema, essudazione, edemi, desquamazione, papule eritematose, dure, spesso escoriate fino a presentare il quadro cosiddetto della “lichenificazione” (neurodermite).

Cosa fare in caso di insorgenza di dermatite atopica?

La terapia locale è il cardine del trattamento a cominciare dal semplice detergente quotidiano e dalla corretta e costante idratazione post-detersione. L’approccio terapeutico è diversificato tra pazienti e in diversi momenti della patologia. Gli obiettivi terapeutici consistono principalmente nel risolvere le fasi acute (ridurre la componente infiammatoria delle lesioni cutanee) e nel prevenire eventuali recidive (ripristinare la funzione barriera della cute). Molto sinteticamente i presidi terapeutici comprendono:

- terapie topiche (cortisonici, tacrolimus, pimecrolimus)

- terapie sistemiche (antistaminici, corticosteroidi, ciclosporina)

- UV a banda stretta (UVA1, 340-400 nm)

In ogni modo, è assoluta indicazione rivolgersi al dermatologo per una diagnosi certa, una terapia idonea e specifica per il singolo paziente e per ottenere preziose indicazioni sul mantenimento dello stato di salute.

 

grazie!

 

 

Dott. Luigi Citarella

Medico Chirurgo

Specialista in Dermatologia e Venereologia

Studio Medico Specialistico Antares

www.studiomedicoantares.it

 
 
Letto 268708 volte Ultima modifica il Giovedì, 19 Dicembre 2013 00:08