1. Roberta hai avuto tuo figlio Matteo a 42 anni, come è cambiata la tua vita dopo la nascita di tuo figlio?
Più che cambiata, direi stravolta: il primo anno si svegliava tutte le notti a mezzanotte ed alle 4, come un neonato. Mio marito ed io eravamo distrutti e non abbiamo mai capito di cosa avesse bisogno esattamente: aveva l’acqua nel biberon per la notte, il pannolino asciutto, tutto il nostro amore durante la giornata, eppure ci chiamava, ci vedeva e si riaddormentava. La notte del suo primo compleanno non si è svegliato e quando la mattina ci siamo accorti di essere storditi per una notte di sonno intero (al quale non eravamo più abituati) invece di rallegrarcene abbiamo temuto il peggio e ci siamo catapultati nella sua cameretta. Ma lui dormiva beatamente. Da quel giorno la strada è stata tutta in discesa ed oggi non potremmo mai fare a meno delle sua chiacchere, dei suoi capricci, delle sue manovre di accerchiamento per ottenere ciò che vuole, insomma è una gran fatica, ma ne vale sempre la pena!
2. Sei riuscita senza problemi a trovare un nuovo equilibrio come mamma e donna lavoratrice?
Credo che l’equilibrio di una mamma lavoratrice non solo sia difficile da raggiungere, ma ancor di più sia arduo da mantenere. E’ un equilibrio in continua evoluzione che cambia e si modifica a seconda dell’età del bambino. Ogni anno una mamma si deve resettare perché cambia tutto nella vita di una famiglia, anno dopo anno. Dunque lo sforzo di adattamento è soprattutto materno! Come dire..sono un costante “Work In Progress”.
3. Hai allattato naturalmente?
Purtroppo ho avuto il latte solo per 2 mesi pieni. Poi è iniziato lo stillicidio delle “aggiuntine” e dal 3° mese in poi sono passata al latte artificiale. Ripensandoci oggi è solo un problema psicologico: devi prendere le distanze da lui e dal senso di colpa atavico che ogni mamma si porta dietro. E’ un altro modo di nutrirlo, ma senza colpe o sensi di inadeguatezza. E loro crescono bene comunque. E se noi siamo serene anche loro accettano serenamente il biberon. Ma questo purtroppo ogni mamma lo capisce dopo un po’.
4. Pensi che la tua maturità ti faccia vivere con più serenità il tuo ruolo di mamma
Assolutamente si! Ho vissuto molto prima di Matteo: ho studiato, mi sono laureata, ho iniziato la mia passione per la fotografia andando in giro per il mondo ad imparare dai fotografi affermati, ho avuto una vita sociale molto intensa, ho incontrato mio marito a 40 anni ed anche lui aveva vissuto molto, come me. Ed è stata una gran fortuna, perché ci siamo fermati subito, con un grande progetto davanti e con tanta voglia di rinunciare a tutto quello che avevamo avuto prima. Senza rimpianti, anzi! Credo che dopo i 40 una coppia di genitori sia più preparata psicologicamente, perché ha meno bisogni, meno rimpianti e tanta voglia di “fermarsi”.
Oggi trascorriamo i nostri sabato sera affittandoci i film in DVD, quelli che ci perdiamo durante l’anno nelle sale cinematografiche, chiamiamo la baby sitter solo per i “grandi eventi”, ce lo portiamo in giro quando possiamo preferendo occasioni con prole al seguito, e….stiamo bene così!
E soprattutto…capiamo molte, ma molte più cose!
Grazie Roberta e complimenti per il tuo lavoro come fotografa e come mamma!